Fake. Vero falso verosimile
La riflessione di questo numero si concentra sull’idea di falso. Ormai ampiamente tramontata la visione positivistica del documento e l’idea della storia come ricerca del Vero, indagare il falso ha ancora un senso; a patto di chiarirne metodi, fini e confini. Quello che rimane fondamentale è il processo di indagine della soggettività, in senso comunitario e politico, alla base della costruzione di ogni fonte storica. Fino a giungere a un rovesciamento metodologico; il compito di chi fa storia non è tanto dimostrare la falsità di un documento ma indagarne i canoni di autenticità, con l’avvertenza che anche il processo di costruzione della fonte è parte costituente della fonte stessa. C’è un’intenzionalità in ogni documento che va assunta e presa in carico. Ogni documento, in quanto monumento, è il risultato di uno sforzo, politico in senso lato, compiuto dalla società di imporre una determinata rappresentazione di sé. Ci siamo chiesti come, allora, in pratica, l’uso politico delle fonti abbia messo e metta in gioco la costruzione o la demolizione di un’egemonia, o di una controegemonia, culturale e sociale.
Segnaliamo che nell’articolo di Adolfo Mignemi, Immagine bugiarda. La fotografia tra tecnica e fruizione, pubblicato sul numero 39 di «Zapruder» Fake. Vero falso verosimile (pp. 26-41), per errore sono state inserite delle didascalie non corrette e le immagini sono risultate “tagliate” rispetto agli originali forniti dall’autore.
Scusandoci con Adolfo Mignemi e con i lettori e le lettrici, rimandiamo alla versione rettificata dell’articolo che è stata resa disponibile di seguito.
La redazione di «Zapruder»
Indice n. 39 (gen-apr 2016)
EDITORIALE
- Gino Candreva e Monica Di Barbora, F for fake. Vero, falso, verosimile
ZOOM
- Giancarlo Scarpari, Insurrezione Amiata. Dall’uso politico al falso storiografico
- Adolfo Mignemi, Immagine bugiarda. La fotografia tra tecnica e fruizione
- Antonella Ferraro, Ricostruire il passato. L’uso di epigrafi false nelle storie locali
LE IMMAGINI
- Benedetta Guerzoni, In-giustizia fotografica. Immagini del genocidio armeno e manipolazione
SCHEGGE
- Michela Zucca, La spada nella tomba. Donne combattenti nella seconda età del ferro
- Giuseppe Aragno, Le Quattro giornate di Napoli. Una rivolta inafferrabile
- Annamaria Licciardello, Io sono mia. Esperienze di cinema militante femminista negli anni settanta
LUOGHI
- Alessio Giannanti e Simona Mussini, Archivi della Resistenza. Circolo Edoardo Bassignani e il museo audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo (MS)
ALTRE NARRAZIONI
- Filippo Macelloni, «Niente può non essere vero». I mockumentary, documentari del falso (a cura di Carmelo Albanese)
- Fabio Stassi, Come un respiro interrotto (a cura di Federico Goddi)
VOCI
- Adolfo Kaminsky, Una vita da falsario per le lotte di liberazione (a cura di Andrea Brazzoduro e Tullio Ottolini)
LA STORIA AL LAVORO
- Marco Rossi, Gramsci e le false notizie
- Gino Candreva, La storiografia à la carte di Giampaolo Pansa
LA RICERCA CHE NON C’È
- Luisa Renzo, I “falsi per posta” dei francobolli italiani
INTERVENTI
- Lorenzo Filipaz, Wi-chi? Battaglie per il sapere in rete
- Alfredo Mignini, Dotta grassa rossa sbirra. Riflessioni sulla storia di Bologna alla luce degli sgomberi d’autunno