Attraversamenti. Intervista a Porpora Marcasciano
Posted in: BlogIntervista a Porpora Marcasciano, in seguito a un attacco terf avvenuto durante e dopo una lezione per un corso dell’Università di Bologna.
Intervista a Porpora Marcasciano, in seguito a un attacco terf avvenuto durante e dopo una lezione per un corso dell’Università di Bologna.
L’abbattimento di statue e simboli del colonialismo che sta prendendo piede in questi giorni si inserisce in un più ampio piano storico e politico di messa in discussione della storia e della memoria dell’imperialismo europeo.
La pandemia si è innestata su contraddizioni già esistenti, acutizzandole e rendendole più visibili. Una di queste è il ruolo ambivalente dell’Unione europea, sempre tesa fra una retorica di unitarietà e solidarietà e le logiche commerciali che l’hanno fatta nascere.
In questo contributo (in due parti) Walter Falgio fa una mappatura delle lotte antimilitariste e per il diritto alla salute in Sardegna, a partire dalla contestazione delle basi militari Nato presenti sul territorio.
Oggi un tribunale deciderà della «pericolosità sociale» di Eddi, Jacopo e Paolo.Cos’hanno fatto? Da antifasciste/i, hanno sostenuto la lotta dei curdi siriani contro lo stato islamico. E una volta tornate/i
Le rivolte scoppiate nelle carceri per il Covid-19 hanno lasciato a terra 14 morti. Una mattanza a cui governo e stampa hanno reagito senza alcuna umanità, come non si vedeva dal 1989 con l’incendio alle Vallette di Torino. Ce lo racconta Susanna Ronconi. #amnistiaperforza
Tornano con il “Giono del ricordo” gli attacchi alla storiografia che demistifica le narrazioni parziali, nazionaliste e fascistoidi sul confine orientale. Tornano gli attacchi a Eric Gobetti, a cui esprimiamo vicinanza e solidarietà “liberando” un suo articolo. Buona lettura!
Segui tutte le presentazioni del numero 50 di «Zapruder», “Faster Pussycat! Kill! Kill!”, dedicato al tema della violenza agita dalle donne.
A distanza di qualche giorno dalla morte di Pansa, e nel bel mezzo di due delle date del calendario civile italiano, rimettiamo in circolazione le riflessioni di Santo Peli pubblicate subito dopo l’uscita de “Il sangue dei vinti”.
Le donne che agiscono violenza s/compaiono nella storia sfidando lo stereotipo che vedrebbe una netta cesura tra “essere portatrici di vita” e “dare la morte”. Gettiamo lo sguardo sullo specchio deformante attraverso cui è stata letta la loro esperienza.
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