Una redazione in movimento
Ogni anno l’Assemblea generale dei soci e delle socie Storie in movimento, tramite votazioni, decide chi parteciperà alla redazione di Zapruder. Questo metodo consente alla redazione di essere un gruppo aperto nei confronti dell’esterno e nel corso degli anni ha permesso un considerevole ricambio generazionale. Il numero dei/delle partecipanti alla redazione si aggira intorno alla quindicina, affinché questa non sia un gruppo ristretto e lo scambio possa essere ricco e articolato.
Apertura a nuove idee
L’assemblea decide anche la terna dei temi portanti dei numeri della rivista che usciranno dopo circa un anno dall’assemblea stessa (ad esempio, in autunno 2011 si votano i temi dei numeri del 2013). Chiunque – singoli o gruppi, interni o esterni all’associazione – può proporre un tema, le proposte che raccolgono il maggior consenso diventano vincolanti per la redazione di Zapruder.
Chi cura la realizzazione dei numeri, e chi ne ha la responsabilità?
Una volta decisi i temi a ogni numero della rivista è assegnato un curatore interno alla redazione che affianca il/la proponente del tema specifico. Ne consegue che ogni numero ha spesso una doppia curatela: redazionale ed extraredazionale.
Che modello (o modelli) segue la realizzazione dei numeri?
Il principio di fondo è la cooperazione tra curatori/trici, membri della redazione e autori/trici. I modelli di lavoro possono essere diversi e flessibili: alcuni numeri sono maggiormente caratterizzati dall’impronta e dalle proposte giunte dai curatori/trici; in altri casi si può fare ricorso al call for paper; in altri ancora si è realizzato un vero e proprio laboratorio di ricerca attraverso il quale un gruppo di autori/trici ha lavorato collettivamente a partire da una proposta dei curatori e della redazione.
Come devono essere gli articoli proposti a Zapruder?
> I contributi devono essere inediti e rispondere a esigenze di cura e rigore della pratica storiografica o delle scienze umane e sociali. Sono auspicati contributi centrati su ogni periodo storico; è stimolata l’interdisciplinarietà, nonché approcci teorici e metodologici innovativi. Gli autori/trici devono porre attenzione a un linguaggio comprensibile che si rivolga a un pubblico di lettori attenti e curiosi, ma non necessariamente di soli specialisti. Occorre che gli autori/trici tengano conto del diverso profilo delle rubriche da cui è composta la rivista. Infine, una nota stilistica a cui teniamo molto: i titoli degli articoli sono suggeriti dalla redazione!
La valutazione degli articoli
La valutazione dei contributi da pubblicare non è un momento isolato dal resto del processo redazionale; anzi, ne riassume lo spirito. A ciascun autore/trice viene assegnato un curatore, ossia un membro della redazione che segue la stesura dell’articolo fin dai primi passi e risponde a dubbi e a richieste di chiarimento. La redazione ha poi il compito di discutere e valutare collettivamente ciascun articolo – anche giovandosi dell’ausilio di specifiche valutazioni esterne, tratte dalla rete di collaboratori/collaboratrici di Zapruder. Nel caso di accettazione dell’articolo, segue una fase di lavoro che coinvolge autore/trice e curatore dell’articolo, nella quale il contributo viene più o meno ampiamente rivisto, integrato, o eventualmente ricollocato in altre rubriche della rivista rispetto a quelle ipotizzate.
Il resto…
È fatica nella correzione dell’impaginato e delle bozze; è abilità e dedizione dei grafici; è coordinamento nella spedizione dei numeri ormai pronti (sempre sul filo del tempo…).