StorieInMovimento.org

Chi siamo

In breve…

felicitàIl progetto Storie in Movimento (leggi il nostro manifesto e la carta costitutiva) è nato dalla collaborazione di molte persone provenienti da luoghi differenti, con competenze diverse che si arricchiscono di anno in anno. Come già nel vecchio sito web, anche qui è disponibile una sezione con i profili dei soci e delle socie, per tenere conto della continua trasformazione delle competenze che ognuno/a ha e vuole mettere a disposizione.

Per far parte di Storie in Movimento e contribuire attivamente alla vita del progetto, vai alla pagina aderisci al progetto.
Per seguire le discussioni interne o inviare segnalazioni iscriviti a rivistoriantago.
Per conoscere chi compone i gruppi di lavoro del progetto (Comitato direttivo, Redazione di Zapruder, Redazione web, Editorial Board di «Zapruder World», e del Comitato organizzatore del SIMposio) consulta la pagina strutture.

L’associazione “Storie in Movimento”

L’associazione Storie in movimento è nata nei primi mesi del 2002 dall’appello per la creazione di una rivista che avesse come fuoco specifico lo studio dei movimenti e dei conflitti sociali. L’associazione, riunendosi per la prima volta in assemblea a Bologna (novembre 2002, spazio sociale XM24 [icon name=”external-link” class=””]), si è dedicata da subito alla pubblicazione del quadrimestrale «Zapruder: rivista di storia della conflittualità sociale», che ha iniziato a uscire regolarmente dalla primavera del 2003 (leggi tutti i numeri).

L’associazione e la rivista sono state fondate da storici/che e attivisti/e provenienti dalla varia galassia del movimento di protesta manifestatosi a Genova (luglio 2001), nei social forum nati a margine degli incontri internazionali o nelle manifestazioni di Seattle, Göteborg e Porto Alegre. Lo stretto legame fra i propri interessi di ricerca e la partecipazione attiva ai movimenti è sempre stato visto non come un limite, ma al contrario come il terreno privilegiato a partire da cui esplorare e sperimentare nuove prospettive teoriche e metodologiche. La storia, per come la intendiamo noi, non si riduce al resoconto scritto delle cose “così come accadute” né a una cronologia inerte. La storia è anche uno spazio agito da corpi che prendono posizione e disegnano una geografia complessa, fatta di gesti di resistenza, sottrazione e risignificazione messi in atto, di volta in volta, contro le diverse forme del dominio e del comando.

Con questo spirito, dunque, l’associazione e la rivista hanno attraversato spazi sociali e si sono rivolte contemporaneamente a studiosi/e e ricercatori/trici sia all’interno che all’esterno del mondo accademico. Attraverso la rete di gruppi locali, la rivista e il SIMposio, gli incontri e le iniziative ad ogni livello, il progetto è andato alla costante ricerca di nuove prospettive critiche che andassero oltre le sterili maglie concettuali di progressismo neoliberista, eurocentrismo epistemologico e nazionalismo metodologico, così come ha sempre provato a tenersi a distanza dagli approcci autoreferenziali di gran parte della storiografia legata alle organizzazioni del movimento operaio. In questa direzione, alla ricerca di nuovi argomenti si è affiancata la sperimentazione di metodi di ricerca e di comunicazione volti a smantellare gli ostacoli di stampo monopolistico all’accessibilità delle fonti, la natura individualista e solitaria del lavoro storiografico, la tendenza a limitare la ricerca al mercato accademico e, infine, all’iper-frammentazione della conoscenza. Tutto questo non ha ovviamente preso forma dal vuoto, ma è stato alimentato dal contatto e confronto costante con geografie e paradigmi storiografici in forte cambiamento, su scala globale, così come col ri-emergere di movimenti globali.

In oltre dieci anni, l’associazione ha realizzato — grazie ai gruppi locali e ai contatti con svariate città italiane (e non solo) — numerose presentazioni di numeri della rivista, dibattiti, seminari… cercando di riportarne materiali e risultati sul sito web StorieInMovimento.org (visita il vecchio sito) e inviando regolarmente la newsletter. A partire dal 2005, ogni estate, l’associazione ha dato vita al SIMposio di storia della conflittualità sociale: tre giorni di dibattiti sui temi legati alla storia della conflittualità sociale, che hanno visto ogni anno la partecipazione di decine di persone, facendone uno spazio di incontro e di discussione e raccogliendo l’entusiasmo e la voglia di fare, di studiare e di discutere, per lo più di giovani storici e storiche. Dal 2014, infine, è attivo il progetto Zapruder World, con redazione e organizzazione autonome. Dal 2012, infine, siamo parte della International Association Strikes and Social Conflicts [icon name=”external-link” class=””].

Va infine ricordato che tutte le attività del progetto Storie in movimento vengono realizzate solo grazie all’impegno di chi vi aderisce, senza pubblicità né finanziamenti esterni. Il momento centrale di confronto e di discussione tra tutti gli aderenti a “Storie in movimento” è l’assemblea annuale.

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