Iniziano le presentazioni del numero 54 di «Zapruder», dedicato al G8 di Genova del 2001.

Cosa è rimasto delle giornate del luglio 2001 a venti anni di distanza? Sembra che l’unica memoria condivisa sia quella delle violenze. In questo numero ci proponiamo di indagare piuttosto il prima e il dopo “Genova”: quali terreni comuni sono stati costruiti per arrivare a quei giorni, quali percorsi sono nati a loro seguito.

Cosa è rimasto delle giornate del luglio 2001 a venti anni di distanza? Sembra che l’unica memoria condivisa sia quella delle violenze. In questo numero ci proponiamo di indagare piuttosto il prima e il dopo “Genova”: quali terreni comuni sono stati costruiti per arrivare a quei giorni, quali percorsi sono nati a loro seguito.

Su Facebook continuano le chiusure di pagine solidali con il Rojava e si apre finalmente un ripensamento critico dello strumento. Seconda puntata con @zeropregi

Nel 2008 il n. 17 di Zapruder rifletteva sui manifesti politici e su come l’immagine veicoli messaggi, contenda lo spazio urbano e ci dica molto della società a cui appartiene.

Il numero indaga feste, celebrazioni e ritualità civili in Italia che, con simboli propri, cementano appartenenze politiche alternative a quelle dominanti.

Lavoro, precarietà, non lavoro? Da #adottaZapruder arriva il digitale del terzo numero della rivista (gen-apr 2004). Grazie ad Alessandro e buona lettura!

Non riuscivo ad accettare che Francesca fosse in carcere, allora le ho chiesto di sé e del movimento. Intervista a una militante No Tav.

Segnaliamo il documento della SISLav: una tesi di laurea non dovrebbe mai essere usata come prova in un processo penale a carico di chi l’ha scritta.

#parlanodizap: sulle colonne de «il manifesto» una presentazione del prossimo SIMposio di storia della conflittualità sociale