Non perdetevi gli ultimi colpi dall’archivio digitale di #adottaZapruder. Stiamo lentamente ma inesorabilmente arrivando in fondo all’opera e questa volta ci soffermiamo sulla musica di Accordi e conflitti…
Andare a leggere la vita quotidiana con le categorie dello storico dovrebbe essere un esercizio ormai acquisito, eppure i curatori di questo numero di «Zapruder» (12/2007) lamentavano la carenza di analisi sulla musica, intesa come elemento di una prassi politica (ad esempio, del suo ruolo nella costruzione dell’appartenenza risorgimentale, come ricorda Alberton in uno degli Zoom); come scheggia materiale che permetta di interrogarsi sule narrazioni prevalenti all’interno di un certo periodo storico o di una certa area (sub)culturale (andando quindi a esaminarla come “reperto”, come “documento” di un certo periodo o di un certo ambiente); come strumento per raccontare la storia stessa (vogliamo scomodare gli Offlaga Discopax e il loro frequente ricorso alla narrazione degli anni settanta italiani, oppure preferiamo ascoltare un disco degli Stormy Six sulla Resistenza?).
Insomma, in questo numero avevamo cercato di far emergere le potenzialità di un campo, quello musicale, che spesso si è intrecciato con quello propriamente “politico”.
Con la campagna #adottaZapruder, l’intero numero è disponibile online in download gratuito. Ringraziamo Luca per averlo digitalizzato.
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(La copertina di questo articolo è presa da qui[icon name=”external-link” class=”” unprefixed_class=””])