Dopo una lunga pausa, riprendiamo la pubblicazione dei risultati della campagna di digitalizzazione collettiva #adottaZapruder
Oggi rispolveriamo il quinto numero della rivista (settembre-dicembre 2004), che aveva inaugurato una pratica che non avremmo più abbandonato: quella di rendere disponibili gratuitamente online tutti gli articoli di «Zapruder», a un anno dalla loro uscita. Una decisione presa dalla seconda assemblea generale di Storie in Movimento, che si era tenuta nel 2003 a Parma, dove stiamo per tornare proprio in occasione della prossima assemblea generale, che si terrà il 18 e 19 novembre prossimi… ma questa è un’altra storia, che vi racconteremo nei prossimi giorni!
Intanto, torniamo a Relazioni pericolose e rispolveriamolo. Si tratta di un’uscita speciale per «Zapruder», per la prima volta dedicata interamente agli studi di genere. Ci si chiedeva allora se un gesto di questo tipo fosse davvero necessario, se non si corresse il rischio di fare un omaggio formale alla «pratica politica vicina e radicale» del femminismo degli anni Settanta, se ciò non nascondesse l’incapacità di assumere un’ottica di genere nel quotidiano. Se il dibattito politico, femminile e femminista, sulle differenze tra emancipazione e liberazione è ancora aperto – e caldo – riteniamo possa essere d’interesse ancora oggi ripercorrere una delle tante tappe di una riflessione che ha voluto approfondire il nesso fra genere e conflitto, mettendo al centro le domande che il «protagonismo femminile» poneva (e pone) alla ricerca storica.
Ringraziamo Chiara che, rispondendo alla chiamata di #adottaZapruder, ha rimesso in circolo i risultati di allora, ancora rigorosamente in download gratuito.
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