Dopo il successo dello scorso anno, torna Fare e disfare la storia, un corso di formazione fra archivi, fonti orali ed esperienze sul campo. Quest’anno sono molte le novità, prima fra tutte che il corso si svolgerà interamente in presenza, a Napoli dal 4 al 5 marzo. Inoltre, quest’anno abbiamo deciso di circoscrivere le giornate al tema della storia ambientale, indagandone vari aspetti, dall’ecofemminismo alle narrazioni mediatiche, dalle migrazioni al lavoro. Il corso è rivolto a docenti di ogni ordine e grado e a tutti/e gli/le interessati/e.
Quando: 4-5 marzo 2023, da sabato mattina a domenica a pranzo
Dove: Scugnizzo liberato, salita Pontecorvo 46, Napoli
Iscrizioni: entro il 20 febbraio
Per informazioni: faredisfarelastoria [at] gmail.com
Il corso Fare e disfare la storia, organizzato da AISO-Associazione Italiana di Storia Orale e Storie in movimento, corso di formazione per docenti di ogni ordine e grado e per tutti/e gli/le interessati/e. L’iscrizione è gratuita, previa adesione a una delle due organizzazioni promotrici (qua il form per Storie in movimento). Il corso verrà attivato con un minimo di 15 partecipanti, e ne accoglierà fino a 25. Le iscrizioni chiudono il 20 febbraio.
Programma del corso
- Sabato, 9:00-13:00
Presentazione del corso e excursus storico sulla didattica della Educazione civica, a cura di Storie in movimento;
Introduzione alla storia orale, a cura di Associazione Italiana di Storia Orale;
Daniele Valisena (Università di Liegi), Musi neri e vite al carbone. Per una storia ambientale delle migrazioni in Vallonia
Si mostrerà in che modo la storia ambientale e la storia delle migrazioni si possono intrecciare, rivelando come i processi di naturalizzazione, razzializzazione e di controllo biopolitico dei corpi migranti che hanno coinvolto i minatori italiani in Belgio nel secondo dopoguerra vadano di pari passo con la costruzione di narrazioni tossiche tutt’oggi ricorrenti.
Laura Guidi (Università di Napoli Federico II), Ambientaliste ed ecofemministe: esperienze italiane e internazionali
Le pratiche di lotta e il pensiero sul rapporto con l’ambiente di ambientaliste ed ecofemministe in Italia saranno analizzati e messi a confronto con le esperienze di ambito internazionale (statunitensi ma non solo).
Salvatore Romeo (Università di Roma Tor Vergata), Il racconto mediatico della questione ambientale
Il delinearsi di una crescente sensibilità ecologica nella seconda metà del XX secolo è indissociabile dall’attenzione che ad essa hanno rivolto i media, che in diverse occasioni hanno alimentato quella presa di coscienza e hanno cercato di orientarla. Attraverso la narrazione mediatica si indagherà dunque l’evoluzione della “questione ambientale”.
Gilda Zazzara (Università di Venezia Ca’ Foscari), Lavoro contro natura? Operai/e e ambienti nell’Italia repubblicana
Dagli albori della rivoluzione industriale operai e operaie sono stati i soggetti più esposti al rischio e alla nocività del lavoro moderno. L’intervento esplorerà il percorso di soggettivazione che ha alimentato le prime lotte per la salute negli ambienti di lavoro e per la qualità ambientale degli spazi di vita a partire dagli anni ‘60. Verrà discusso il concetto di “ambientalismo operaio” esaminandone esperienze, contesti e limiti.
Discussione
- ore 14:30-17:30
Laboratori, a cura di relatrici/tori e Aiso/Zapruder
Nei quattro laboratori verranno utilizzate varie tipologie di fonti (orali, iconografiche, a stampa, ecc.) relative ai casi di studio analizzati negli interventi introduttivi
- ore 17:30-19:00
Dove c’era l’acqua. Una esplorazione geo-storica anfibia del centro di Napoli tra antiche linee di costa, fiumi, canali, fonti, e paludi scomparse (da Montesanto a Chiaia), a cura di Daniele Valisena
- Domenica, ore 09:30-13:00
Discussione e confronto fra i quattro gruppi di lavoro.